lunedì 28 dicembre 2009

Invito alla verifica dei crocifissi nei luoghi pubblici

Preso atto dell’ordine del giorno approvato dal Consiglio Comunale di Mondovì in data 16 Novembre 2009, in merito alla presenza del crocifisso negli edifici scolastici monregalesi, il gruppo consiliare della Lega Nord Piemont Padania chiede al Sig. Sindaco di provvedere urgentemente a:
- verificare la presenza dei crocifissi all’interno degli edifici scolastici monregalesi, e a provvedere ad installarli ove mancanti;
- verificare la presenza dei crocifissi negli uffici pubblici, e a provvedere ad installarli dove mancanti, come ad esempio nei locali dello sportello del cittadino al piano terreno del palazzo comunale, e nella sala consigliare.

Gruppo Lega Nord Piemont Padania
Diego Boetti, Giorgio Robaldo

da Cuneo Cronaca

lunedì 21 dicembre 2009

Buone Feste

Tanti auguri di un BUON NATALE e di un FELICE ANNO NUOVO all'insegna della continua difesa delle nostre tradizioni!

Lega Nord Sezione di Mondovì





giovedì 10 dicembre 2009

La lettera inviata dall'AMCI ai medici monregalesi

“Dopo aver letto il Vs. articolo sulla proposta di ordine del giorno del gruppo provinciale del Pd, inviamo lettera originale inviata dall'Amci a tutti i medici monregalesi, in merito all'apertura dell'ambulatorio. Il fatto che noi abbiamo sostenuto che detto ambulatorio fosse per clandestini, non è frutto della nostra mente, ma è scritto nero su bianco su questa lettera. Noi non siamo contro all’iniziativa se questa è rivolta a tutti, e non solo ai non residenti!! Speriamo che la vicenda si chiuda qua e non si protragga fino alle elezioni, essendoci altri problemi importanti, proprio come riportato dal consigliere regionale Rostagno, che ci accusava di perdere tempo dietro a queste cose invece di pensare ai reali problemi monregalesi (e invece ci sembra che chi stia perdendo tempo con questi ordine del giorno, prima a Mondovì, poi in comune a Cuneo ed ora in Provincia, sia proprio il Pd...)”.

Diego Boetti e Giorgio Robaldo - Lega Nord Mondovì


Riportiamo di seguito il testo della lettera dell’Amci inviata al nostro giornale dal gruppo di Mondovì della Lega Nord


“ASSOCIAZIONE MEDICI CATTOLICI ITALIANI

MONDOVI’, 14 SETTEMBRE 2009


Caro collega, da qualche anno è attiva sul territorio della nostra Diocesi di Mondovì una sezione dell’A.M.C.I nazionale (Associazione Medici Cattolici Italiani), che, secondo lo Statuto, ha organizzato e promuove iniziative al servizio della formazione morale, scientifica e professionale dei suoi tesserati e di tutti coloro che operano in ambito sanitario.

Nel corso del passato Anno Sociale, si è deciso di accogliere l’invito di attivare un Centro di Assistenza Sanitaria di prima risposta, seguito da medici ed infermieri, ma anche collegato ai medici specialisti, al servizio non solo degli immigrati, ma di tutti coloro ai quali, in situazione di reale emarginazione sociale, siano bisognosi di visite gratuite ed altamente qualificate. Avrà finalità di assistenza, prevenzione e ricerca.

Non si tratterà di fornire prestazioni né di emergenza né ambulatoriali, e nel caso il paziente risulti residente e quindi regolarmente iscritto al Servizio Sanitario Nazionale, verrà rinviato, accompagnato da un apposito modulo, al proprio medico. Sarà un servizio per quelle persone che per vari motivi non si possono rivolgere alla struttura sanitaria pubblica, un servizio per coloro che semplicemente necessitano di confrontarsi e di essere ascoltate in merito alla loro salute, un servizio per seguire e assistere chi ce ne farà richiesta in modo più famigliare e personale, un servizio per favorire la prestazione specialistica gratuita per coloro che ne hanno necessità e non sanno a chi rivolgersi. Si intende dar vita inoltre, una volta avviata la struttura e incontrato il favore di operatori medici di buona volontà e di generosi benefattori, ad un progetto di cooperazione con ospedali del terzo mondo, attraverso scambi culturali, formazione a distanza e telemedicina, con possibilità di veri e propri teleconsulti.

Questa scelta concreta di servizio è il segno di una comunità che non delega, ma si assume la responsabilità dell’accoglienza e della solidarietà. Sappiamo dai Servizi Sociali e dagli Uffici Caritas della nostra Diocesi che centinaia di persone bisognose ed emarginate ogni anno avanzano la richiesta di essere seguite in ambito sanitario incapaci, impossibilitate o reticenti a servirsi del pur buono Servizio Sanitario Nazionale.

Nell’ambulatorio ci saranno sempre almeno un medico e/o un operatore del volontariato. In base all’esito della prima visita si deciderà se è il caso di sottoporre il paziente a una visita specialistica e si stabiliranno gli accordi successivi ed i tempi di cura. Le visite e gli accertamenti ulteriori saranno quindi prenotati dal medico operatore sanitario presente nell’ambulatorio, in base alla disponibilità degli specialisti di competenza e sarà quindi possibile accedere alle varie consulenza specialistiche ed agli approfondimenti diagnostici.

Chiunque avesse bisogno di assistenza medica potrà chiederla ed ottenerla in tempi brevi, gratuitamente e senza che gli venga chiesto nulla se non un documento d’identità. Ma anche su questo le norme non saranno inflessibili. I casi gravi e gli interventi chirurgici verranno dirottati alle strutture pubbliche (ospedali) nel caso il paziente abbia i documenti; altrimenti si manderanno al pronto soccorso.

L’iniziativa ha riscosso non solo l’autorizzazione, ma anche il plauso della direzione dell’A.S.L. locale ed è svolta in sintonia e collaborazione con la nostra Caritas Diocesana. L’ambulatorio sarà inaugurato sabato 24 ottobre 2009 in p.zza S. Maria Maggiore, 6 e sarà operativo il sabato mattina dalle 9.30 alle 12.00, qualora le adesioni degli operatori fossero generose e numerose si potrà disporre una seconda apertura in settimana.

La medicina nella sua lunga e fantastica evoluzione, non è solo l’espressione di ciò di cui si parla maggiormente: denunce, critiche, episodi di malasanità, ma al contrario ha scritto e scrive tuttora, con discrezione e nel silenzio, delle pagine bellissime, permeate di amicizia, solidarietà e amore per il prossimo. Oggi possiamo scriverne insieme una straordinaria.

Ti scriviamo infatti per domandare la tua adesione, adesione di medico che potrebbe far servizio in ambulatorio, di specialista che potrebbe entrare nel circuito di coloro che gratuitamente accettano di assistere i bisognosi, di farmacista che accetta di sostenerci con la sua competenza e generosità, di infermiere che assiste, accoglie e cura chi si presenta all’ambulatorio, di volontario che si presta per servizi di segreteria ed accoglienza. Qualora tu voglia più informazioni o aderire e sostenere questa iniziativa potrai rivolgerti ai seguenti racapiti:


Consiglio direttivo A.M.C.I.:

Dottoressa Silvana Briatore

Don Fabio Rondano Assistente Ecclesiastico AMCI


Ti ringraziamo dell’attenzione che hai voluto prestarci, ti aspettiamo, e ti auguriamo buon lavoro.


Presidenza Diocesana A.M.C.I."


da Cuneocronaca

mercoledì 2 dicembre 2009

CENA DI NATALE 2009



Sabato 12 Dicembre 2009, tradizionale Cena di Natale della sezione Lega Nord di Mondovì presso il ristorante Nuova Giacobba di Vicoforte.
Ritrovo alle ore 20.00 presso il Bar Aragno di Mondovì, oppure alle 20.30 al ristorante.

Graditi ospiti della serata l'Europarlamentare Mario Borghezio e il Consigliere Regionale Claudio Dutto, oltre algi esponenti locali del Carroccio.

Prenotazione entro il 9/12/2009 ai numeri 329/8019926 (Diego) o 0174/569239 (Ezio) oppure via mail leganord.mondovi@libero.it

BUON NATALE CRISTIANO A TUTTI!!



lunedì 23 novembre 2009

"Quattro chiacchiere con la Lega Nord" di A.Chittolina (TargatoCN)

Dopo i diversi episodi significativi, su tutti la questione dell’ambulatorio gestito dalla Caritas ed Amci e la questione del crocefisso nei locali pubblici, che nelle settimane scorse hanno avuto come protagonista il gruppo Lega Nord abbiamo avuto modo di fare una breve chiacchierata con il consigliere comunale del Carroccio Diego Boetti.

In merito alla questione dell’ambulatorio promosso dalla Caritas e dall’ Amci, ci sono sviluppi o le posizioni rimangono sempre quelle delle settimane scorse?

La situazione è in realtà un po’ cambiata, il polverone che si è creato è dovuto al fatto che in un primo momento l’accesso ai servizi dell’ambulatorio sarebbe stato assicurato di fatto solo agli immigrati irregolari, in quanto veniva specificato che i residenti sarebbero stati invitati a rivolgersi al proprio medico di base. Questa è chiaramente una discriminazione nei confronti dei monregalesi, chissà che finimondo sarebbe successo se fosse stata aperta una struttura medica solo per italiani o solo per monregalesi. Ora pare però che la Caritas abbia cambiato opinione e che l’ambulatorio sarà fruibile per tutti, resta comunque il fatto che se il favoreggiamento dell’immigrazione clandestina è un reato e i volontari corrono il rischio di compiere questo reato.

Nell’ ultimo periodo siete stati tacciati di razzismo da più parti, come rispondete a chi vi accusa?
Chi ci accusa di razzismo dovrebbe informarsi un po’ meglio, basta andare a vedere le attività che la Umanitaria Padana Onlus sta compiendo in tutto il mondo, dall’ Etiopia allo Sri Lanka, dall’Afghanistan al Darfur. Il nostro discorso è semplicemente 'Aiutiamoli a casa loro' di modo che possano crearsi un futuro nei propri Paesi e piantiamola con l’assistenzialismo indiscriminato e sprecone che da sempre forniamo in Italia.

Un’ultima domanda più prettamente politica, le elezioni regionali ormai sono imminenti, previsioni e pronostici sul voto?
Mah, noi intanto speriamo che il nome che il centro destra farà per la poltrona di Presidente della Regione sia quello di Roberto Cota, ma comunque per ora è ancora tutto molto vago, a livello di candidature, anche per il cuneese sono ancora pochi i nomi certi di chi si candiderà con i vari schieramenti. L’ago della bilancia potrebbe quasi certamente essere l’UDC che schierandosi a centro destra o a centro sinistra potrebbe giocare un ruolo molto importante.

da TargatoCN

giovedì 19 novembre 2009

Intervento in Consiglio Comunale su ODG Crocifissi

Riporto l'intervento della lega Nord in Consiglio Comunale, in merito all'Ordine del Giorno sul mantenimento dei crocifissi nei locali pubblici:

"Oggi siamo qui per votare un’importante presa di posizione del nostro comune, contro una sentenza di un’Europa che sta distruggendo le nostre radici culturali.
Probabilmente qualcuno penserà che una simile iniziativa sia inutile, che sia solo una perdita di tempo.
Noi crediamo invece che questa sia una lotta in difesa delle nostre radici e delle nostre tradizioni, che ogni persona che si sente legata a queste terre deve intraprendere.
Certo, è sicuramente più facile dire che non possiamo farci niente, che un semplice comune non ha il potere di far tornare sui suoi passi la Corte europea dei diritti dell’uomo.
Noi invece dobbiamo combattere una ridicola sentenza emessa sulla base di una denuncia di una semplice famiglia “impaurita” dalla presenza di un crocifisso nella classe dei figli.
Ogni singola persona, ogni singola istituzione deve dare un segnale forte a Strasburgo; tutti insieme dobbiamo dire NO all’eliminazione del crocifisso dalle nostre scuole, dobbiamo dire NO alla rinuncia delle nostre tradizioni, dobbiamo dire NO alla cancellazione delle nostre radici cristiane.
E noi oggi siamo qui per questo.
Per dire all’Europa che il nostro paese non intende rinunciare ad un simbolo non solo religioso, ma ad un simbolo di civiltà.
Se il ricorso del governo italiano non venisse accolto, come si comporterebbe la corte dei diritti dell’uomo se qualcuno denunciasse il turbamento provocato dalla presenza di una croce su una chiesa presente su una piazza pubblica? E se il turbamento lo portasse la chiesa stessa? Verrebbe abbattuta? A questo punto la corte europea potrebbe pensare di abolire le bandiere di una decina di stati membri del consiglio d’Europa su cui è raffigurata una croce… anche la bandiera dell’unione europea, che rappresenta un simbolo mariano, rischia di finire in soffitta… e che fine farebbe la Croce Rossa? Cambierebbe nome, sempre per non turbare una minoranza presente sul nostro territorio?
A quel punto però, i diritti dei cristiani e di quelle persone che nel crocifisso vedono la nostra storia, chi li tutelerebbe?
Oltretutto l’Europa ha già dimostrato come intenda privare i popoli europei della loro identità non menzionando nel preambolo della Costituzione europea, che dovrebbe entrare in vigore, le nostre radici giudaico-cristiane. Segno monitore di come i tecnocrati di Bruxelles, non vogliano in alcun modo ricordare quella che è stata la storia dell’Europa, e dei popoli che in questo territorio hanno vissuto. Affermare il nostro passato, riportare alla luce le nostre radici cristiane, è il presupposto per poter gettare le basi per costruire un dialogo con tutta la comunità internazionale; rifiutare il proprio passato significa, per l’Europa, rifiutare se stessa.
Chiediamo quindi al Sindaco di far sapere a Roma e a Strasburgo che Mondovì non ci sta a perdere le proprie radici, e chiediamo anche che venga verificata la presenza dei crocifissi in tutte le scuole monregalesi e negli uffici pubblici, e che essi vengano posizionati, laddove mancano, come ad esempio nei locali dello sportello del cittadino. E proprio come è stato fatto da molti sindaci del PD, dell’UDC, del PDL e della Lega, proponiamo di emanare un’ordinanza che multi chiunque decida di rimuovere il crocifisso dal proprio posto, perché nessuno potrà mai privarci dei nostri simboli, della nostra storia, della nostra identità."

riportato da CuneoCronaca


martedì 10 novembre 2009

14 e 15 Novembre, raccolta firme in favore del crocifisso


Sabato 14 e domenica 15 Novembre dalle 9.30 alle 12.30 davanti al Bar Comino, raccolta firme in difesa del crocifisso. Vieni a firmare anche tu, se ci tieni alle tue tradizioni...

Giù le mani da crocifisso!

“Il gruppo consiliare della Lega Nord Padania di Mondovì ha presentato, insieme ai colleghi del PDL, un ordine del giorno in difesa dei crocifissi negli edifici scolatici, dopo la sciagurata sentenza della Corte Europea dei diritti dell’uomo. Anche da Mondovì vogliamo che arrivi un segnale forte in favore di un simbolo che ricorda le nostre radici cristiane. Chiediamo al Sindaco di mantenere i crocifissi in tutti gli edifici scolatici e pubblici e di integrarli dove necessita”.


I Consiglieri della Lega Nord Padania

Giorgio Robaldo e Diego Boetti


Ecco il testo dell’ordine del giorno

Ordine del giorno in difesa del Crocefisso negli edifici scolastici del Comune di Mondovì


IL CONSIGLIO COMUNALE


VISTA la sentenza della Corte Europea con la quale si stabilisce che dagli edifici scolastici del territorio dei Paesi aderenti alla Comunità, devono essere rimossi i crocefissi.

PREMESSO che la presenza del crocefisso nelle aule scolastiche del nostro Paese è regolata da apposite normative contenute nei Regi Decreti del 1924 e del 1928, tutt’ora vigenti con i quali sono stabilite le norme per la “Definizione delle regole sui simboli religiosi nelle scuole”.

PREMESSO che le normative dei Regi Decreti sono state ribadite nel loro contenuto da sentenza del Consiglio di Stato Italiano del Febbraio del 2006 con la quale si sancisce che, “ Il crocefisso è prima di tutto un simbolo dell’identità culturale italiana ed europea, che affonda le proprie radici nella tradizione Ebraica-Cristiana ”.

CONSIDERATO che il crocifisso non racchiude solo messaggi del cristianesimo, ma bensì rappresenta un simbolo di carattere storico e culturale di ispirazione delle tradizioni del nostro Paese e di altri Paesi aderenti all’ Europa.

RITENUTA la sentenza della Corte Europea lesiva di tali norme e in contrasto con i principi fondamentali della costituzione della Repubblica Italiana, oltreché discriminante della libertà di culto e della libertà dei genitori nell’educazione dei propri figli secondo i principi della fede cristiana e in particolare di quella cattolica.

SOTTOLINEATO che la Conferenza Episcopale Italiana (CEI) ha espresso perplessità sulla decisione in quella sede definendo il fatto “ il sopravvento di una visione parziale ed ideologica”

TENUTO CONTO che dopo il mancato inserimento delle radici cristiane nella bozza di Costituzione Europea questo fatto rischia di allontanare ancora di più l’edificazione della nuova Europa.

MANIFESTA la propria preoccupazione per i continui attacchi a cui sono sottoposti i nostri simboli e principi culturali, frutto di millenni di storia, di impegno e di sacrificio civico di molti cittadini che, verrebbero cancellati con l’ applicazione della sentenza della Corte Europea.

ESPRIME la propria preoccupazione per la decisione assunta dalla Corte di Strasburgo con una sentenza non condivisibile e in netto contrasto con i principi costituzionali del nostro Paese, e in particolare con quelli che regolamentano i rapporti tra lo Stato e la Santa Sede.


INVITA


il Sindaco ad intraprendere tutte le iniziative necessarie per garantire la permanenza del simbolo del crocefisso in tutti gli edifici scolastici della Città di Mondovì, così come ad oggi è stato, e a disporre attenta ed accurata verifica per accertare che si provveda al ripristino negli edifici in cui risultasse mancante.


AUSPICA


che il ricorso del Governo della Repubblica Italiana, unitamente ad altri governi di Paesi appartenenti alla Comunità Europea, possano essere accolti confermando in tal modo i principi costituzionali e di democrazia del nostro Paese.


INVITA


il Sindaco a voler inviare il seguente ordine del giorno, alla Presidenza del Consiglio dei Ministri del Governo Italiano e al Presidente della Corte Europea dei diritti dell’uomo”.


Gruppo Consigliare Popolo Della Libertà Gruppo Consigliare Lega Nord


da CuneoCronaca

lunedì 9 novembre 2009

Ancora sull'ambulatorio clandestini...

Dopo aver letto lettere, comunicati e battibecchi vari, finalmente qualcuno ha chiarito cosa succederà veramente nell’ ambulatorio di Piazza S.M. Maggiore: verranno curati i clandestini.
Il direttore di Provincia Granda Claudio Bo rivela quello che la Lega diceva ormai da diversi giorni, ossia che questo ambulatorio è nato con l’obiettivo di curare gli irregolari.
Nessuno mette in dubbio la fede di queste persone che vogliono aiutare il prossimo; quello che non capiamo è perché gli organizzatori, i medici volontari e Don Fabio Rondano, hanno voluto far credere che questa iniziativa fosse rivolta a tutti monregalesi, pur sapendo di mentire.
Il PD e l’UDC hanno letto solo quello che hanno voluto per poter attaccare la Lega e difendere i loro futuri elettori.
D’altronde, che il PD preferisse i clandestini lo si è già notato quando la Bresso ha pensato di potenziare gli ambulatori dell’ASL Torino 1 dedicati agli stranieri irregolari, tagliando i servizi ai piemontesi (vedi il punto nascite di Ceva).
Peccato per loro anche questa volta il Carroccio ci ha visto lungo, e anche questa volta si è capito chi sta dalla parte dei monregalesi e chi a loro preferisce gli ultimi arrivati. Ma questo, i nostri concittadini, crediamo che lo abbiano già capito!

Lega Nord Mondovì

Sull'ambulatorio dei clandestini...

Il nostro comunicato sull'ambulatorio dei clandestini ha fatto scalpore, e sia PD, sia UDC hanno alzato gli scudi (crociati) e hanno attaccto la Lega difendendo l'operato dei volontari e dichiarando che anche i monregalesi si sarebbero potuti rivolgere a detto ambulatorio.
Ma questo è FALSO! infatti si dice che i residenti verrebbero reindirizzati al medico di famiglia!
Anche il consigliere regionale Rostagno ci ha attaccato, dicendo che ora a Mondovì c'è il problema del Politecnico e non si deve perdere tempo su queste cose... peccato che la Lega si sta muovendo anche sul politecnico! Questo il comunicato in risposta agli attacchi di UDC e PD:

“Dopo la nostra presa di posizione sul nuovo ambulatorio monregalese gestito da volontari, sia PD sia UDC, hanno preso una posizione simile (forse in vista delle future elezioni regionali) e molto distante da quella del Carroccio, difendendo la bontà dell’iniziativa. Certamente, se l’ambulatorio potesse essere utilizzato dai nostri anziani stanchi di fare coda dal medico di famiglia, sicuramente non avremmo avuto nulla da obiettare! Quello che gli amici di PD e UDC sembrano non aver letto, o non aver voluto leggere, è che questo ambulatorio reindirizzerebbe le persone residenti al medico di famiglia!

Quindi il nostro anziano o pensionato (che sia italiano o straniero regolare) non avrebbe nessun beneficio da detto ambulatorio; pertanto basta fare due più due per capire chi usufruirà di questo servizio gratuito!


Sulle affermazioni dei Giovani Democratici, non ci risulta che esistano persone che non hanno la possibilità di essere curati; anche i clandestini possono rivolgersi ad un ospedale per essere curati, senza nessun obbligo di denuncia, ma a spese dei contribuenti.

Sul motivo per cui il reato di clandestinità non abbia ancora migliorato la situazione (la legge è di luglio 2009), bisognerebbe chiederlo a chi applica la legge.

In merito alle parole del Consigliere Regionale Rostagno, la Lega si sta battendo anche per il Politecnico, tant’è che a Roma il Coordinatore Federale dei Giovani Padani, On. Paolo Grimoldi, ha presentato un’interrogazione specifica sul futuro del Poli di Mondovì.

La Regione invece (nonostante la nostra soddisfazione e pieno appoggio) ha fatto sua una nostra proposta emersa nel Consiglio Comunale del 23 ottobre, in cui chiedevamo proprio di spostare il Poli sotto l’università di Genova.


Ancora una volta la Lega è l’unico movimento vicino ai nostri concittadini, mentre altri partiti stanno cercando ovunque ed in modo disperato i voti per il loro futuro”.

Lega Nord Sezione di Mondovì


da CuneoCronaca

martedì 27 ottobre 2009

L’ambulatorio per clandestini è razzismo verso i monregalesi

“Con stupore abbiamo letto dell’iniziativa della Caritas e dell’Associazione Medici Cattolici di aprire un ambulatorio per persone in situazione di emergenza sociale, che per vari motivi non possono o non vogliono rivolgersi alla struttura sanitaria pubblica. Tradotto: un ambulatorio per i clandestini! Grazie al Ministro Maroni, l’immigrazione clandestina è ora un reato punibile con ammenda ed espulsione, ma anche il favoreggiamento all’immigrazione clandestina è reato.

Certo, i medici non sono obbligati a denunciare i clandestini, ma i volontari di questa struttura sanno a quale rischio vanno incontro?

Ancora una volta queste associazioni si comportano in modo razzista verso i monregalesi, soprattutto anziani, che per una visita specialistica in ospedale devono prima di tutto pagare e solitamente attendere il loro turno anche dei mesi! Gli ultimi arrivati invece godranno di visite gratuite, alla faccia di chi da anni paga la sanità pubblica!

Visto che non ci stiamo ad essere sempre gli ultimi a casa nostra, chiediamo alle Forze dell’Ordine di effettuare controlli nei giorni di apertura dall’ambulatorio, per verificare la regolarità di questi pazienti”.


Lega Nord Sezione di Mondovì


da CuneoCronaca

ISLAM: SE CI ODIANO PERCHÈ VENGONO QUI?

Ha lasciato sgomenti il fatto avvenuto pochi giorni fa, che ha visto un libico farsi esplodere davanti ad una caserma a Milano dove fortunatamente però non ci sono state vittime tra i militari, ma solo alcuni feriti. L’attentatore, disoccupato, viveva già da anni nel nostro paese e se fosse solo per i buonisti di sinistra (e non solo!) forse sarebbe addirittura cittadino italiano; come se non bastasse occupava anche una casa popolare assieme alla sua compagna italiana. Questi episodi fanno capire come la volontà di integrarsi di questi individui sia pari a zero, ed evidenziano come queste persone, che fino a prova contraria sono ospiti in casa nostra, vogliano comandare imponendo le loro regole e cercando di distruggere il nemico occidentale.

Una domanda viene spontanea: perché se odiano tanto l’occidente e la cultura che è parte integrante di questa area geografica, vengono a stabilirsi nelle nostre città? Perché pur odiandoci cercano in ogni modo di arrivare da noi? Certo, una volta arrivati trovano una sponda all’interno di quella parte di società che vede in loro un futuro, che si ostina a parlare di integrazione quando è palese la distanza che divide le nostre culture, che difende persone che non hanno nessun tipo di problema a farsi esplodere in mezzo alla gente.

Come più volte detto da alcuni esponenti della religione musulmana, il loro scopo è quello di conquistare i territori occidentali e sottometterli alla loro volontà; quindi sarebbe ora di smettere di accoglierli tutti a braccia aperte per evitare in futuro di doversene pentire amaramente. Ritornando alla vicenda dell’attentato a Milano si può solo dire che non ci spiace il fatto che il fallimento dell'attentatore non lo porterà immediatamente nel paradiso islamico dove lo attenderebbero vino e vergini, ci spiace il fatto che in un paese pazzo come il nostro, ora dovremmo mantenerlo a vita viste le condizione fisiche in cui si trova.

Igor Mana
Movimento Giovani Padani Monregalese

da Il Padano.com

lunedì 26 ottobre 2009

PRIMARIE PD La Lega di Mondovì: “Strano manchi Fini”

Ël Mondvì - “Strano, non ci risulta che in lizza per le elezioni delle primarie del Pd ci sia anche l’ex leader di An ed Msi!” In una nota della sezione della Lega Nord di Mondovì (Cuneo) si ricorda la “scioccante la proposta del senatore Urso (ex An) sull’introduzione dell’insegnamento del corano a scuola”, associando questa istanza tipica della sinistra alle consultazioni del Partito democratico. “Prima – continua la nota - ci hanno fatto togliere i crocifissi, poi sono stati aboliti alberi di Natale, presepi e recite scolastiche, passando per l’abolizione del maiale dalle mense. Ora ci viene chiesto di distruggere le nostre radici cristiane per far spazio ad una religione non precisamente patrimonio delle nostre terre. La prossima proposta strampalata sarà quella di far indossare il velo a tutte le donne cristiane, per meglio integrare i nostri 'ospiti'? Il tutto a pochi giorni dall’attentato kamikaze a Milano di un pazzo libico… “. “Quello che fa rabbrividire – si conclude - è che il presidente della Camera Fini sia d’accordo ad un simile provvedimento, oltre a voler dare la cittadinanza facile agli extracomunitari ed il diritto di voto dopo 5 anni di residenza”.

Lega Nord Mondovì


da Il padano.com

lunedì 19 ottobre 2009

Vittime di serie A e serie B?

Dopo la lettera di Davide Ghiradi, su Provincia Granda del 16 ottobre 2009 è stata pubblicata la risposta di Igor Mana dei Giovani Padani:

Sullo scorso numero è apparsa una lettera a firma del signor Ghirardi dove si condannava un italiano sorpreso in auto con quattro ragazzine marocchine nel tentativo di abusarne. Senza ombra di dubbio questo comportamento va condannato, sperando che all’uomo venga inflitta una condanna esemplare. Lascia però perplessi il fatto che, in tutte le altre occasioni in cui la parte del “carnefice” era vestita da una persona extracomunitaria (e i casi non sono mancati), non vi fosse la stessa indignazione, la stessa dura presa di posizione. Giustamente nella lettera sopra citata si pensava alle conseguenze che le bambine avranno psicologicamente; vero anche questo. Perché però in tutti quei casi dove extracomunitari hanno ucciso, stuprato e commesso altri comportamenti simili nei confronti di italiani, il signor Ghirardi non si è preoccupato come in questo caso delle vittime? Vi sono forse vittime di serie A, e vittime di serie B? C’era inoltre un accenno al silenzio del ministro Calderoli considerato l’”alfiere” della castrazione chimica, si deve qui ribadire che è già stato detto più volte dallo stesso, che la castrazione chimica; qualora venisse adottata sarà applicata a tutti, italiani ed extracomunitari. Il pensiero che traspariva dalla lettera è quello tipico della sinistra buonista, sempre pronta a difendere l’ultimo arrivato, anche a scapito dei propri connazionali. Certamente comportamenti pedofili e simili vanno sempre stigmatizzati chiunque sia a metterli in pratica, fa però riflettere il fatto che, una simile indignazione, non si sia vista tutte quelle volte in cui la vittima era italiana

Igor Mana
Movimento Giovani Padani


Ecco la lettera di Ghirardi:

Egregio Direttore,
le chiedo ospitalità per una breve considerazione su un fatto di cronaca avvenuto nei giorni scorsi.
Mi ha colpito molto la notizia del pedofilo bresciano 57enne che è stato sorpreso in auto con quattro bambine marocchine, completamente nudo e in procinto di abusarne dopo averle adescate con l’inganno. Non riesco neppure ad immaginare cosa resterà nella testa di queste giovanissime vittime, che fortunatamente hanno evitato il peggio ma che comunque sono state protagoniste di una violenza terribile. E a questo proposito mi ha stupito un po’, a dire il vero, il silenzio dei Calderoli di turno, che manifestano spesso e volentieri a favore della castrazione chimica per gli stupratori e invocano ogni giorno giri di vite nei confronti degli immigrati che – secondo loro – portano in Italia solamente violenza. E mi sono chiesto: ma se l’origine dei protagonisti di questa triste vicenda fosse stata ribaltata, ovvero se il pedofilo fosse stato marocchino e le bambine bresciane, questi signori avrebbero mantenuto la stessa sobrietà?

lunedì 12 ottobre 2009

La Lega Nord e gli ultimi episodi di violenza sulle donne islamiche

Ha lasciato perplessi, stupiti, ciò che è accaduto poche settimane fa, ossia l’uccisione di una ragazza marocchina, Sanaa, che ha visto come carnefice il padre, difeso anche dalla moglie perché la figlia “se lo è cercato”, perché voleva vivere all’occidentale. L’episodio, ricalca ciò che è già avvenuto in passato con l’uccisione di Hina, anch’essa marocchina ed uccisa barbaramente dai famigliari perché troppo “occidentalizzata”. Questi fatti hanno dell’incredibile, perché rispecchiano come all’interno di una cultura, quella di matrice islamica, vi siano schegge impazzite pronte a tutto, pur di portare avanti la causa della lotta contro i popoli occidentali, rei di non osservare i precetti islamici. Deve però far maggiormente riflettere il fatto della messa in schiavitù delle donne, sottomesse dagli uomini, maltrattate e uccise senza troppi convenevoli se ritenute non degne di appartenere alla comunità islamica.

Di questi giorni sono anche altre notizie sempre riguardanti analoghe situazioni, fortunatamente meno tragiche: ad Abbiategrasso una donna musulmana ha rivelato alle operatrici dello Sportello Donna di aver subito minacce di morte da parte dello zio e dei fratelli se non avesse indossato, anche in casa, il “niqab”, velo che lascia scoperti solo gli occhi. La donna ora è al sicuro in una località della Lombardia lontana dai suoi aguzzini; fortunatamente in questo caso si è riusciti ad evitare un altro caso Sanaa.

Il secondo caso riguarda sempre una ragazza marocchina la quale è stata minacciata di morte e picchiata dal padre per avere la “grave” colpa di frequentare un ragazzo italiano: alla faccia dell’integrazione!

Non vogliamo sapere cosa ne pensano le anime buoniste, sempre pronte a invocare i diritti umani, probabilmente troppo impegnate a preparare la manifestazione sulla libertà di stampa. Ci chiediamo invece cosa ne pensano i vari imam che si dicono fautori della libertà delle donne, loro che rispondo sempre che “sì, va tutto bene, noi non vogliamo sottomettere le donne, è la vostra cultura che ci dipinge come padri-padroni”.

Ma soprattutto sarebbe interessante avere un parere in merito da parte della comunità islamica di Mondovì; qual’è la sua posizione? Cosa pensa in merito alle citate vicende? Interrogativi che meriterebbero una risposta


tratto da Cuneocronaca

martedì 6 ottobre 2009

Incontro giovedi 29 Ottobre 2009

Giovedì 29 Ottobre 2009 dalle ore 20.30, ripartono gli incontri mensili con la sezione della Lega Nord Monregalese.
Tutti i tesserati e simpatizzanti sono invitati a partecipare, per parlare dei problemi del monregalese con gli amministratori del territorio.

mercoledì 16 settembre 2009

Complimenti a carabinieri e Polizia locale per l’arresto dei 3 autori del matrimonio combinato

RICEVIAMO DALLA LEGA NORD DI MONDOVÌ E PUBBLICHIAMO. “Apprendiamo con piacere la notizia dell’arresto di 3 persone implicate in matrimoni combinati a Mondovì. Già a febbraio, dopo un confronto con la Polizia Municipale, avevamo sollevato la questione raccomandando il Sindaco di vigilare su situazioni simili, e non ci siamo sbagliati. Ci complimentiamo con le Forze dell’Ordine monregalesi per l’operazione portata a termine in modo egregio, certi che simili avvenimenti cessino con la nuova legge del Ministro Maroni che impone il permesso di soggiorno per contrarre il matrimonio.

Illudere delle persone di poter avere una cittadinanza facile è un atto squallido, compiuto da persone senza scrupoli (italiane e non) che molte volte approfittano della debolezza di uomini e donne che vengono nel nostro paese in cerca di una vita migliore.

Cogliamo inoltre l'occasione per ringraziare il comando di Polizia Municipale, per aver accolto la nostra richiesta di estendere il servizio di vigilanza fino all'1.00 di notte, vista l'insicurezza percepita nella nostra città soprattutto nelle ore serali e notturne”.


Lega Nord Sezione di Mondovì

da Cuneocronaca.it

domenica 13 settembre 2009

Ecco il nostro BLOG


Cari amici,
questo è il Blog ufficiale della Sezione della LEGA NORD di Mondovì e nasce per avere la possibilità di essere sempre in contatto tra di noi.

A presto

Diego Boetti
Segretario Lega Nord Mondovì