lunedì 23 novembre 2009

"Quattro chiacchiere con la Lega Nord" di A.Chittolina (TargatoCN)

Dopo i diversi episodi significativi, su tutti la questione dell’ambulatorio gestito dalla Caritas ed Amci e la questione del crocefisso nei locali pubblici, che nelle settimane scorse hanno avuto come protagonista il gruppo Lega Nord abbiamo avuto modo di fare una breve chiacchierata con il consigliere comunale del Carroccio Diego Boetti.

In merito alla questione dell’ambulatorio promosso dalla Caritas e dall’ Amci, ci sono sviluppi o le posizioni rimangono sempre quelle delle settimane scorse?

La situazione è in realtà un po’ cambiata, il polverone che si è creato è dovuto al fatto che in un primo momento l’accesso ai servizi dell’ambulatorio sarebbe stato assicurato di fatto solo agli immigrati irregolari, in quanto veniva specificato che i residenti sarebbero stati invitati a rivolgersi al proprio medico di base. Questa è chiaramente una discriminazione nei confronti dei monregalesi, chissà che finimondo sarebbe successo se fosse stata aperta una struttura medica solo per italiani o solo per monregalesi. Ora pare però che la Caritas abbia cambiato opinione e che l’ambulatorio sarà fruibile per tutti, resta comunque il fatto che se il favoreggiamento dell’immigrazione clandestina è un reato e i volontari corrono il rischio di compiere questo reato.

Nell’ ultimo periodo siete stati tacciati di razzismo da più parti, come rispondete a chi vi accusa?
Chi ci accusa di razzismo dovrebbe informarsi un po’ meglio, basta andare a vedere le attività che la Umanitaria Padana Onlus sta compiendo in tutto il mondo, dall’ Etiopia allo Sri Lanka, dall’Afghanistan al Darfur. Il nostro discorso è semplicemente 'Aiutiamoli a casa loro' di modo che possano crearsi un futuro nei propri Paesi e piantiamola con l’assistenzialismo indiscriminato e sprecone che da sempre forniamo in Italia.

Un’ultima domanda più prettamente politica, le elezioni regionali ormai sono imminenti, previsioni e pronostici sul voto?
Mah, noi intanto speriamo che il nome che il centro destra farà per la poltrona di Presidente della Regione sia quello di Roberto Cota, ma comunque per ora è ancora tutto molto vago, a livello di candidature, anche per il cuneese sono ancora pochi i nomi certi di chi si candiderà con i vari schieramenti. L’ago della bilancia potrebbe quasi certamente essere l’UDC che schierandosi a centro destra o a centro sinistra potrebbe giocare un ruolo molto importante.

da TargatoCN

giovedì 19 novembre 2009

Intervento in Consiglio Comunale su ODG Crocifissi

Riporto l'intervento della lega Nord in Consiglio Comunale, in merito all'Ordine del Giorno sul mantenimento dei crocifissi nei locali pubblici:

"Oggi siamo qui per votare un’importante presa di posizione del nostro comune, contro una sentenza di un’Europa che sta distruggendo le nostre radici culturali.
Probabilmente qualcuno penserà che una simile iniziativa sia inutile, che sia solo una perdita di tempo.
Noi crediamo invece che questa sia una lotta in difesa delle nostre radici e delle nostre tradizioni, che ogni persona che si sente legata a queste terre deve intraprendere.
Certo, è sicuramente più facile dire che non possiamo farci niente, che un semplice comune non ha il potere di far tornare sui suoi passi la Corte europea dei diritti dell’uomo.
Noi invece dobbiamo combattere una ridicola sentenza emessa sulla base di una denuncia di una semplice famiglia “impaurita” dalla presenza di un crocifisso nella classe dei figli.
Ogni singola persona, ogni singola istituzione deve dare un segnale forte a Strasburgo; tutti insieme dobbiamo dire NO all’eliminazione del crocifisso dalle nostre scuole, dobbiamo dire NO alla rinuncia delle nostre tradizioni, dobbiamo dire NO alla cancellazione delle nostre radici cristiane.
E noi oggi siamo qui per questo.
Per dire all’Europa che il nostro paese non intende rinunciare ad un simbolo non solo religioso, ma ad un simbolo di civiltà.
Se il ricorso del governo italiano non venisse accolto, come si comporterebbe la corte dei diritti dell’uomo se qualcuno denunciasse il turbamento provocato dalla presenza di una croce su una chiesa presente su una piazza pubblica? E se il turbamento lo portasse la chiesa stessa? Verrebbe abbattuta? A questo punto la corte europea potrebbe pensare di abolire le bandiere di una decina di stati membri del consiglio d’Europa su cui è raffigurata una croce… anche la bandiera dell’unione europea, che rappresenta un simbolo mariano, rischia di finire in soffitta… e che fine farebbe la Croce Rossa? Cambierebbe nome, sempre per non turbare una minoranza presente sul nostro territorio?
A quel punto però, i diritti dei cristiani e di quelle persone che nel crocifisso vedono la nostra storia, chi li tutelerebbe?
Oltretutto l’Europa ha già dimostrato come intenda privare i popoli europei della loro identità non menzionando nel preambolo della Costituzione europea, che dovrebbe entrare in vigore, le nostre radici giudaico-cristiane. Segno monitore di come i tecnocrati di Bruxelles, non vogliano in alcun modo ricordare quella che è stata la storia dell’Europa, e dei popoli che in questo territorio hanno vissuto. Affermare il nostro passato, riportare alla luce le nostre radici cristiane, è il presupposto per poter gettare le basi per costruire un dialogo con tutta la comunità internazionale; rifiutare il proprio passato significa, per l’Europa, rifiutare se stessa.
Chiediamo quindi al Sindaco di far sapere a Roma e a Strasburgo che Mondovì non ci sta a perdere le proprie radici, e chiediamo anche che venga verificata la presenza dei crocifissi in tutte le scuole monregalesi e negli uffici pubblici, e che essi vengano posizionati, laddove mancano, come ad esempio nei locali dello sportello del cittadino. E proprio come è stato fatto da molti sindaci del PD, dell’UDC, del PDL e della Lega, proponiamo di emanare un’ordinanza che multi chiunque decida di rimuovere il crocifisso dal proprio posto, perché nessuno potrà mai privarci dei nostri simboli, della nostra storia, della nostra identità."

riportato da CuneoCronaca


martedì 10 novembre 2009

14 e 15 Novembre, raccolta firme in favore del crocifisso


Sabato 14 e domenica 15 Novembre dalle 9.30 alle 12.30 davanti al Bar Comino, raccolta firme in difesa del crocifisso. Vieni a firmare anche tu, se ci tieni alle tue tradizioni...

Giù le mani da crocifisso!

“Il gruppo consiliare della Lega Nord Padania di Mondovì ha presentato, insieme ai colleghi del PDL, un ordine del giorno in difesa dei crocifissi negli edifici scolatici, dopo la sciagurata sentenza della Corte Europea dei diritti dell’uomo. Anche da Mondovì vogliamo che arrivi un segnale forte in favore di un simbolo che ricorda le nostre radici cristiane. Chiediamo al Sindaco di mantenere i crocifissi in tutti gli edifici scolatici e pubblici e di integrarli dove necessita”.


I Consiglieri della Lega Nord Padania

Giorgio Robaldo e Diego Boetti


Ecco il testo dell’ordine del giorno

Ordine del giorno in difesa del Crocefisso negli edifici scolastici del Comune di Mondovì


IL CONSIGLIO COMUNALE


VISTA la sentenza della Corte Europea con la quale si stabilisce che dagli edifici scolastici del territorio dei Paesi aderenti alla Comunità, devono essere rimossi i crocefissi.

PREMESSO che la presenza del crocefisso nelle aule scolastiche del nostro Paese è regolata da apposite normative contenute nei Regi Decreti del 1924 e del 1928, tutt’ora vigenti con i quali sono stabilite le norme per la “Definizione delle regole sui simboli religiosi nelle scuole”.

PREMESSO che le normative dei Regi Decreti sono state ribadite nel loro contenuto da sentenza del Consiglio di Stato Italiano del Febbraio del 2006 con la quale si sancisce che, “ Il crocefisso è prima di tutto un simbolo dell’identità culturale italiana ed europea, che affonda le proprie radici nella tradizione Ebraica-Cristiana ”.

CONSIDERATO che il crocifisso non racchiude solo messaggi del cristianesimo, ma bensì rappresenta un simbolo di carattere storico e culturale di ispirazione delle tradizioni del nostro Paese e di altri Paesi aderenti all’ Europa.

RITENUTA la sentenza della Corte Europea lesiva di tali norme e in contrasto con i principi fondamentali della costituzione della Repubblica Italiana, oltreché discriminante della libertà di culto e della libertà dei genitori nell’educazione dei propri figli secondo i principi della fede cristiana e in particolare di quella cattolica.

SOTTOLINEATO che la Conferenza Episcopale Italiana (CEI) ha espresso perplessità sulla decisione in quella sede definendo il fatto “ il sopravvento di una visione parziale ed ideologica”

TENUTO CONTO che dopo il mancato inserimento delle radici cristiane nella bozza di Costituzione Europea questo fatto rischia di allontanare ancora di più l’edificazione della nuova Europa.

MANIFESTA la propria preoccupazione per i continui attacchi a cui sono sottoposti i nostri simboli e principi culturali, frutto di millenni di storia, di impegno e di sacrificio civico di molti cittadini che, verrebbero cancellati con l’ applicazione della sentenza della Corte Europea.

ESPRIME la propria preoccupazione per la decisione assunta dalla Corte di Strasburgo con una sentenza non condivisibile e in netto contrasto con i principi costituzionali del nostro Paese, e in particolare con quelli che regolamentano i rapporti tra lo Stato e la Santa Sede.


INVITA


il Sindaco ad intraprendere tutte le iniziative necessarie per garantire la permanenza del simbolo del crocefisso in tutti gli edifici scolastici della Città di Mondovì, così come ad oggi è stato, e a disporre attenta ed accurata verifica per accertare che si provveda al ripristino negli edifici in cui risultasse mancante.


AUSPICA


che il ricorso del Governo della Repubblica Italiana, unitamente ad altri governi di Paesi appartenenti alla Comunità Europea, possano essere accolti confermando in tal modo i principi costituzionali e di democrazia del nostro Paese.


INVITA


il Sindaco a voler inviare il seguente ordine del giorno, alla Presidenza del Consiglio dei Ministri del Governo Italiano e al Presidente della Corte Europea dei diritti dell’uomo”.


Gruppo Consigliare Popolo Della Libertà Gruppo Consigliare Lega Nord


da CuneoCronaca

lunedì 9 novembre 2009

Ancora sull'ambulatorio clandestini...

Dopo aver letto lettere, comunicati e battibecchi vari, finalmente qualcuno ha chiarito cosa succederà veramente nell’ ambulatorio di Piazza S.M. Maggiore: verranno curati i clandestini.
Il direttore di Provincia Granda Claudio Bo rivela quello che la Lega diceva ormai da diversi giorni, ossia che questo ambulatorio è nato con l’obiettivo di curare gli irregolari.
Nessuno mette in dubbio la fede di queste persone che vogliono aiutare il prossimo; quello che non capiamo è perché gli organizzatori, i medici volontari e Don Fabio Rondano, hanno voluto far credere che questa iniziativa fosse rivolta a tutti monregalesi, pur sapendo di mentire.
Il PD e l’UDC hanno letto solo quello che hanno voluto per poter attaccare la Lega e difendere i loro futuri elettori.
D’altronde, che il PD preferisse i clandestini lo si è già notato quando la Bresso ha pensato di potenziare gli ambulatori dell’ASL Torino 1 dedicati agli stranieri irregolari, tagliando i servizi ai piemontesi (vedi il punto nascite di Ceva).
Peccato per loro anche questa volta il Carroccio ci ha visto lungo, e anche questa volta si è capito chi sta dalla parte dei monregalesi e chi a loro preferisce gli ultimi arrivati. Ma questo, i nostri concittadini, crediamo che lo abbiano già capito!

Lega Nord Mondovì

Sull'ambulatorio dei clandestini...

Il nostro comunicato sull'ambulatorio dei clandestini ha fatto scalpore, e sia PD, sia UDC hanno alzato gli scudi (crociati) e hanno attaccto la Lega difendendo l'operato dei volontari e dichiarando che anche i monregalesi si sarebbero potuti rivolgere a detto ambulatorio.
Ma questo è FALSO! infatti si dice che i residenti verrebbero reindirizzati al medico di famiglia!
Anche il consigliere regionale Rostagno ci ha attaccato, dicendo che ora a Mondovì c'è il problema del Politecnico e non si deve perdere tempo su queste cose... peccato che la Lega si sta muovendo anche sul politecnico! Questo il comunicato in risposta agli attacchi di UDC e PD:

“Dopo la nostra presa di posizione sul nuovo ambulatorio monregalese gestito da volontari, sia PD sia UDC, hanno preso una posizione simile (forse in vista delle future elezioni regionali) e molto distante da quella del Carroccio, difendendo la bontà dell’iniziativa. Certamente, se l’ambulatorio potesse essere utilizzato dai nostri anziani stanchi di fare coda dal medico di famiglia, sicuramente non avremmo avuto nulla da obiettare! Quello che gli amici di PD e UDC sembrano non aver letto, o non aver voluto leggere, è che questo ambulatorio reindirizzerebbe le persone residenti al medico di famiglia!

Quindi il nostro anziano o pensionato (che sia italiano o straniero regolare) non avrebbe nessun beneficio da detto ambulatorio; pertanto basta fare due più due per capire chi usufruirà di questo servizio gratuito!


Sulle affermazioni dei Giovani Democratici, non ci risulta che esistano persone che non hanno la possibilità di essere curati; anche i clandestini possono rivolgersi ad un ospedale per essere curati, senza nessun obbligo di denuncia, ma a spese dei contribuenti.

Sul motivo per cui il reato di clandestinità non abbia ancora migliorato la situazione (la legge è di luglio 2009), bisognerebbe chiederlo a chi applica la legge.

In merito alle parole del Consigliere Regionale Rostagno, la Lega si sta battendo anche per il Politecnico, tant’è che a Roma il Coordinatore Federale dei Giovani Padani, On. Paolo Grimoldi, ha presentato un’interrogazione specifica sul futuro del Poli di Mondovì.

La Regione invece (nonostante la nostra soddisfazione e pieno appoggio) ha fatto sua una nostra proposta emersa nel Consiglio Comunale del 23 ottobre, in cui chiedevamo proprio di spostare il Poli sotto l’università di Genova.


Ancora una volta la Lega è l’unico movimento vicino ai nostri concittadini, mentre altri partiti stanno cercando ovunque ed in modo disperato i voti per il loro futuro”.

Lega Nord Sezione di Mondovì


da CuneoCronaca