Diego Boetti e Giorgio Robaldo -
Riportiamo di seguito il testo della lettera dell’Amci inviata al nostro giornale dal gruppo di Mondovì della Lega Nord
“ASSOCIAZIONE MEDICI CATTOLICI ITALIANI
MONDOVI’, 14 SETTEMBRE 2009
Caro collega, da qualche anno è attiva sul territorio della nostra Diocesi di Mondovì una sezione dell’A.M.C.I nazionale (Associazione Medici Cattolici Italiani), che, secondo lo Statuto, ha organizzato e promuove iniziative al servizio della formazione morale, scientifica e professionale dei suoi tesserati e di tutti coloro che operano in ambito sanitario.
Nel corso del passato Anno Sociale, si è deciso di accogliere l’invito di attivare un Centro di Assistenza Sanitaria di prima risposta, seguito da medici ed infermieri, ma anche collegato ai medici specialisti, al servizio non solo degli immigrati, ma di tutti coloro ai quali, in situazione di reale emarginazione sociale, siano bisognosi di visite gratuite ed altamente qualificate. Avrà finalità di assistenza, prevenzione e ricerca.
Non si tratterà di fornire prestazioni né di emergenza né ambulatoriali, e nel caso il paziente risulti residente e quindi regolarmente iscritto al Servizio Sanitario Nazionale, verrà rinviato, accompagnato da un apposito modulo, al proprio medico. Sarà un servizio per quelle persone che per vari motivi non si possono rivolgere alla struttura sanitaria pubblica, un servizio per coloro che semplicemente necessitano di confrontarsi e di essere ascoltate in merito alla loro salute, un servizio per seguire e assistere chi ce ne farà richiesta in modo più famigliare e personale, un servizio per favorire la prestazione specialistica gratuita per coloro che ne hanno necessità e non sanno a chi rivolgersi. Si intende dar vita inoltre, una volta avviata la struttura e incontrato il favore di operatori medici di buona volontà e di generosi benefattori, ad un progetto di cooperazione con ospedali del terzo mondo, attraverso scambi culturali, formazione a distanza e telemedicina, con possibilità di veri e propri teleconsulti.
Questa scelta concreta di servizio è il segno di una comunità che non delega, ma si assume la responsabilità dell’accoglienza e della solidarietà. Sappiamo dai Servizi Sociali e dagli Uffici Caritas della nostra Diocesi che centinaia di persone bisognose ed emarginate ogni anno avanzano la richiesta di essere seguite in ambito sanitario incapaci, impossibilitate o reticenti a servirsi del pur buono Servizio Sanitario Nazionale.
Nell’ambulatorio ci saranno sempre almeno un medico e/o un operatore del volontariato. In base all’esito della prima visita si deciderà se è il caso di sottoporre il paziente a una visita specialistica e si stabiliranno gli accordi successivi ed i tempi di cura. Le visite e gli accertamenti ulteriori saranno quindi prenotati dal medico operatore sanitario presente nell’ambulatorio, in base alla disponibilità degli specialisti di competenza e sarà quindi possibile accedere alle varie consulenza specialistiche ed agli approfondimenti diagnostici.
Chiunque avesse bisogno di assistenza medica potrà chiederla ed ottenerla in tempi brevi, gratuitamente e senza che gli venga chiesto nulla se non un documento d’identità. Ma anche su questo le norme non saranno inflessibili. I casi gravi e gli interventi chirurgici verranno dirottati alle strutture pubbliche (ospedali) nel caso il paziente abbia i documenti; altrimenti si manderanno al pronto soccorso.
L’iniziativa ha riscosso non solo l’autorizzazione, ma anche il plauso della direzione dell’A.S.L. locale ed è svolta in sintonia e collaborazione con
La medicina nella sua lunga e fantastica evoluzione, non è solo l’espressione di ciò di cui si parla maggiormente: denunce, critiche, episodi di malasanità, ma al contrario ha scritto e scrive tuttora, con discrezione e nel silenzio, delle pagine bellissime, permeate di amicizia, solidarietà e amore per il prossimo. Oggi possiamo scriverne insieme una straordinaria.
Ti scriviamo infatti per domandare la tua adesione, adesione di medico che potrebbe far servizio in ambulatorio, di specialista che potrebbe entrare nel circuito di coloro che gratuitamente accettano di assistere i bisognosi, di farmacista che accetta di sostenerci con la sua competenza e generosità, di infermiere che assiste, accoglie e cura chi si presenta all’ambulatorio, di volontario che si presta per servizi di segreteria ed accoglienza. Qualora tu voglia più informazioni o aderire e sostenere questa iniziativa potrai rivolgerti ai seguenti racapiti:
Consiglio direttivo A.M.C.I.:
Dottoressa Silvana Briatore
Don Fabio Rondano Assistente Ecclesiastico AMCI
Ti ringraziamo dell’attenzione che hai voluto prestarci, ti aspettiamo, e ti auguriamo buon lavoro.
Presidenza Diocesana A.M.C.I."
da Cuneocronaca
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