lunedì 23 aprile 2012

Bessone paragona i leghisti monregalesi a dei mafiosi

Si snoda a suon di volantini e lettere, la caccia all’ultimo voto tra il candidato sindaco Silvio Bessone (Fli) e la Lega Nord che appoggia il sindaco uscente Stefano Viglione. Ad iniziare è stato il famoso pasticcere che questa volta ha messo il peperoncino non nei cioccolatini ma nella campagna elettorale, nel tentativo di renderla più passionale. E sembra che Bessone abbia raggiunto il suo obiettivo, almeno a sentire le parole infuocate del segretario del Carroccio che minaccia querela. 

Tutto inizia con un volantino che il candidato Bessone distribuisce in città, sul quale sono riportate alcuni pensieri che – secondo lui – i cittadini sono soliti fare: " Pensi sia un po’ troppo elettorale pulire i fiumi ad un mese dalle elezioni?", "Pensi che l’Imu al minimo sia solo per adesso e poi aumentare dopo le elezioni?", "Pensi che la viabilità sia stata disegnata da un cinghiale"?
E avanti così per 29 “pensierini” fino alla stoccata finale: "Pensi che la Lega di Mondovì sia meno coinvolta con gli interessi di clan che a Milano?" Ed è su questa frase che sono scattati i nervi dei fedeli di Bossi.

“Ho letto i volantini del candidato sindaco Bessone – commenta il segretario del movimento, Diego Boetti - e sono rimasto basito.  La gente è stanca di chi fa attacchi personali e sterili polemiche, siamo tutti stufi di chi si presenta senza conoscere le esigenze e i bisogni della città e si limita a denigrare gli avversari. Molte domande riportate sul volantino sono diffamatorie e stiamo valutando di affidarci ad un legale per tutelare la nostra integrità. Accusare che la Lega Nord di Mondovì sia coinvolta in “interessi di clan”, quasi a farci passare per dei mafiosi, è un colpo basso e poco rispettoso per i militanti monregalesi: una vera e propria diffamazione. Come segretario di sezione mi sento veramente offeso da queste accuse infondate”.