venerdì 22 aprile 2011

Eletto il nuovo Direttivo di Sezione

Giovedì 21 Aprile, la Lega Nord di Mondovì ha eletto il nuovo direttivo della sezione locale, alla presenza del segretario di circoscrizione Giorgio Robaldo. “Squadra che vince non si cambia”, e quindi è rimasto quasi tutto invariato rispetto al precedente direttivo, che bene aveva fatto.

Per la terza volta consecutiva il segretario del Carroccio monregalese sarà il consigliere comunale Diego Boetti, che avrà al suo fianco Cattaneo Carlo, Fulcheri Ezio (che sostituisce Pizzarelli Roberto), Mana Igor e Marabotto Livio.

Diego Boetti: “Sono felice per la fiducia riposta in me dai militanti monregalesi, cercherò di ripagarli facendo del mio meglio anche nei prossimi due anni. Il nostro obbiettivo primario saranno le elezioni del comune di Mondovì del 2012; dovremo confermare i risultati elettorali degli ultimi anni, anche se le comunali hanno una storia a sè rispetto a provinciali e regionali.

Sui giornali si sono lette tante ipotesi sulle prossime elezioni, alcune delle quali molto fantasiose; le eventuali alleanze saranno da valutare perché, come ha detto Umberto Bossi, “gli accordi si fanno lista per lista”. Pertanto, al momento opportuno, ci baseremo sui programmi che ci verranno proposti e faremo le nostre scelte.”

Sezione Lega Nord di Mondovì

sabato 16 aprile 2011

"deluso dalla Lega"

Da Una lettera di un lettore di "Provincia Granda" al giornale, edizione 14 marzo 2011.



Anni or sono, nel panorama politico si inserisce la"Lega" che coraggiosamente, con voce forte e chiara, in ogni occasione tuona: "Roma ladrona".


Il loro enunciato scopo è quello di "raddrizzare il nostro paese" e, questo intento, mi colpì positivamente e pensai: "Questi hanno la schiena dritta".


Passano gli anni e la Lega continuando con forza a a!o battagliare, inizia ad occupare seggi a Roma, e questo passo viene divulgato come: "necessario per la mora­lizzazione di Roma ladrona".


Purtroppo le poltrone e le laute prebende di "Roma ladrona", ammorbidiscono il "gruppo" che, pur conti­nuando a sguainare "spadoni padani", si imborghesisce e, in Parlamento aumentano l'occupazione dei posti di comando prima aborriti.


Da "fieri padani" si trasformano in vassalli, e oggi, si piegano alle necessità del "Premier" e a noi, popolo di meschini, giustificano il loro servile operato dichiarando a piena voce: "è un passo necessario per ottenere il Federalismo".


La loro "schiena dritta" ormai è piegata e, come gli altri, si adattano a sostenere l'insostenibile e, in un
momento di estrema economia, fanno parte del cospi­cuo mazzo di coloro che votano a favore del manteni­mento, dopo solo 5 anni di legislatura, del redditizio vita­lizio e, non forzano, su una sostanziale riduzione delle prebende parlamentari. Approvano il chiaro spreco deri­vante dal non accorpamento del "Referendum" con le prossime elezioni e non caldeggiano, con forza, la ridu­zione delle "auto blu" in tutti i comparti pubblici ma, da leali servitori, con artificiosi argomenti, appoggiano le leggi "ad personam" e in questi giorni , condivideranno le norme della "prescrizione breve per gli incensurati" e il "conflitto di attribuzione del caso Ruby", due sfacciate necessita personali.


A livello puramente personale è triste constatare che
l'ultima speranza è andata delusa e, non riesco a com­prendere come i Parlamentari piemontesi, di qualsiasi appartenenza politica, riescano ad ingoiare i continui rospi specie quelli, di tipo, sopra enunciati.


La "Lega
" con questa inopportuna condotta, sta irri­mediabilmente perdendo il mio personale consenso, quello del mio gruppo di amici e, penso, di moltissimi altri "bugianen".


L.
Garro


Il nostro commento:


Come componente del direttivo di Sezione della Lega Nord di Mondovì, devo una doverosa risposta al signor Garro L. e alla sua lettera “deluso dalla Lega” apparsa sulla scorso numero del giornale.


Premettendo che accettiamo le critiche che siano anche costruttive all’operato del movimento, da qualunque parte provengano, e quando abbiamo motivazioni convincenti, ci dispiace che tali affermazioni vengano da elettori delusi, ammesso che siano davvero tali. Le assonanze di pensiero e di espressione sono infatti note da mesi a molti leghisti, si trovano sui blog di internet e giornalmente espresse da sedicenti padani alla radio della Lega, relegate come esternazioni di forze di opposizione, ormai assodati come tali anche da ascoltatori meno smaliziati. Negli anni, chi segue la Lega, e conosce le sue battaglie, dovrebbe sapere che nella legge sulla devolution c’era la riduzione dei parlamentari nella misura di 1/3, che avrebbe sostanzialmente diminuito anche i costi. All’accusa di vassallaggio, verrebbe da rispondere che, finiti gli emolumenti sovietici, a sinistra si sono rivolti all’alta finanza per poter continuare a far politica. Ai pochi che ignorano il fatto, diciamo che la tessera n° 1 del PD è di un certo De Benedetti, in perenne conflitto finanziario con Berlusconi, uno che risiede e paga le tasse in Svizzera e ha le Holding in Lussemburgo. Non leggo però su queste pagine di elettori di sinistra accusare i propri vertici di “servilismo”nei confronti dei potentati finanziari.


Sull’eterna diatriba su “roma ladrona”, verrebbe da osservare come l’elettore deluso potrebbe essere accostato a colui che pretende di andare a pesca dormendo in riva al fiume, pensando che verso l’ora di pranzo i pesci saltino fuori dall’acqua direttamente nella padella dell’olio bollente. Dovrebbe anche sapere che a Milano un singolo, unico consigliere comunale ha di fatto eliminato le auto blu con un colpo di mano congiuntamente alle forze di opposizione, e che molti sindaci hanno ridotto all’osso il numero di tali auto in molti comune del Nord. Molto meglio dell’ex presidente della nostra Regione, che per eliminare le auto blu le ha fatte ridipingere di grigio, aumentandone poi il numero già elevato. Viene criticato il mancato accorpamento tra elezioni e referendum; Il “leghista deluso” fa rifermento ai 300 milioni risparmiabili, ma nessun cenno al fatto che le manifestazioni per l’anniversario dell’unità d’Italia costeranno alle casse statali una cifra vicino ai 600 milioni, e questo un leghista che si rispetti lo sa, come è a conoscenza dell’avverso parere della Lega per queste spese. Delusione,però, anche per la riforma della Giustizia. Tutto “ad personam” come Travaglio “docet”. Davvero questa Lega non ne combina una giusta. Ma davvero l’ha votata qualche volta una compagine che non fa che creare problemi ad una paese che filava come un orologio svizzero?


C’è poi una questione di opportunità, sulla quale pongo l’accento; solo nel comune di Mondovì, la Lega è il primo partito dopo le elezioni regionali, un punto percentuale sopra il PDL e 6 sopra il PD. Un conto approssimativo ci regala almeno 4000 elettori. Alla nostra festa annuale non annoveriamo che poche centinaia di affezionati, entusiasti sostenitori. Sappiamo che i leghisti non amano farsi vedere, esternare le proprie idee, ma possiamo contare su di loro nei momenti che contano. Non conosco il sig. Garro, e da che luogo scriva, ma non è un nome noto tra coloro che hanno sostenuto e aiutato ad organizzare manifestazioni, feste, raccolte di firme ed altro nel recente passato. Rimarcando il legittimo diritto alla critica, appare alquanto singolare come un elettore che non si sia mai impegnato e abbia mai dedicato il proprio tempo al movimento, trovi poi quello necessario alla stesura di una lettera di critica. Di norma tali figure entrano ed escono in punta di piedi, senza farsi notare. Sbattere la porta da perfetto sconosciuto non ci sembra fare una gran figura, ammesso, come dubitato, che sia mai entrato. Ma le porgerò pubbliche e sentite scuse quando saremo tutti a conoscenza del suo personale impegno profuso nella crescita e nell’affermazione del movimento che l’ha delusa.


Ezio Fulcheri resp org. Sezione di Mondovì



lunedì 11 aprile 2011

Amata Patria

Le bandiere sono ancora là, da oltre 20 giorni, come imbalsamate sulle aste o ai poggioli, quelle regalate in allegato ad improbabili settimanali di Caccia alla Volpe hanno ancora le pieghe originali, ad esaltarne la pregiata fattura Made in China. Eppure pare passata una eternità, da quel festoso pomposo 17 marzo, sarà perché pare di essere a Luglio, ma soprattutto per il rincorrersi vorticoso di situazioni ogni giorno più preoccupanti. La prima notizia è invero stucchevole, di quelle buone a chiudere i buchi delle pagine di annunci mortuari, ma ha un sapore pungente, se pur confuso tra altri mille, quando riferisce della chiusura anticipata di un programma Rai in 6 puntate già alla quarta, per scarso interesse negli spettatori, per l’auditel e per gli sponsor. Il programma in questione si chiamava “150” e doveva celebrare e tener vivo per tutta la primavera lo spirito e l’italico orgoglio del glorioso anniversario. E non sono bastati una coppia di conduttori d’ arcaica esperienza come Baudo e Vespa. Un peccato, a ripensarci, se nelle mancate puntate il primo avesse mandato in onda una intervista fatta in gioventù proprio a Garibaldi di passaggio a Militello durante l’impresa, per poi poter dichiarare agli italiani tutti che “Garibaldi l’ho inventato IO” e forse qualcuno, a ben pensare stavolta ci avrebbe anche creduto. E che dire dell’architetto abruzzese che ci avrebbe forse deliziato con i plastici delle 34.561 case dove l’eroe dei 2 mondi avrebbe dormito nottetempo e magari anche con il solleone. Non lo sapremo mai. Ma è con questo amletico dubbio che ci rivolgiamo invece alla emergenza contingente, quella degli sbarchi dall’africa. Non v’era dubbio alcuno che dell’unità d’intenti di poche settimane prima sarebbero rimasti vaghi ricordi. Alla proposta del ministro dell’interno di creare strutture in ogni regione, il tricolore è stato ammainato di corsa e la bandiera regionale, provinciale e parrocchiale ne ha preso il posto. I solidarietani per partito preso auspicano accoglienza indefessa, a patto che la facciano altri ed in altri lochi. Coloro che appena un mese fa denunciavano una disoccupazione giovanile al 30% oggi riconoscono e tengono a far sapere che abbiamo bisogno di 4 milioni di giovani per compensare la bassa natalità italiana. Mentre leggo che le regioni del sud hanno usato i fondi europei a loro disposizione in percentuali medie dell’11%, con la Puglia fanalino di coda con l’8%, il notiziario televisivo mostra la marcia dei “precari”, che sfilano per rivendicare un diritto al loro futuro. Alla testa, e subito intervistato, il presidente della regione Puglia. A volte le cose si spiegano da sole. In mezzo a tanta confusione, un ministro lombardo sdogana, dopo Van de Sfroos, il dialetto brianzolo, con un “fora di Ball” che unisce, quello sì, tutto lo stivale.

lunedì 4 aprile 2011

Clandestini: … e si lamentano pure!


04/04/2011





02 Aprile 2011 ore 20 TG5… l’apoteosi dell’invasione dei clandestini.


Centinaia di tunisini a Lampedusa protestano contro le condizioni a cui sono costretti sulla banchina del porto dell’isola. Una roulotte viene incendiata per protesta; persino il cibo che viene donato dai contribuenti italiani non piace a queste persone: “il tonno puzza e non è buono” dicono, ma il responsabile dell’emergenza lo mangia e dimostra il contrario!


Nessuno li ha chiamati, in Tunisia non ci sono guerre e l’economia è ripartita, quindi il lavoro c’è nel paese africano, basta averne voglia.


Pertanto va bene aiutare i profughi, ma farci prendere in giro da clandestini con telefonino ed abiti firmati che vorrebbero magari degustare ostriche e champagne a sbafo, questo no!


Quindi identificazioni ed espulsioni per chi è solo capace a lamentarsi e vorrebbe vivere sulle nostre spalle!


Da: Il Padano

Consiglio 28-03-2011 - Variazione bilancio 2011



Signor Presidente, Signor Sindaco, assessori, colleghi consiglieri



La delibera che ci apprestiamo ad approvare racchiude al suo interno elementi di spesa che non in tutti i casi ci vedono completamente d’accordo.


Siamo favorevoli ed entusiasti per l’impegno relativo alla costruzione dell’ascensore Breo-Altipiano, scelta peraltro sollecitata dal nostro gruppo in occasione dell’approvazione del bilancio preventivo di gennaio.


Riteniamo infatti che tale opera sia un tassello fondamentale per il progetto “Movicentro”, che darà un apporto determinante nel modo di vivere la città, contribuendo ad unire con una soluzione efficace ed ecologia, gli Altipiani con il centro storico.


Apro una parentesi in merito ai lavori pubblici, con una battuta all’Assessore Rosso: in Giappone hanno ricostruito un tratto di autostrada in 6 giorni…Carassone attende!



Non altrettanto apprezzata è l’eredità del Museo della Ceramica che, sulla carta, è sicuramente un’opera encomiabile, ma di fatto è diventato un pozzo senza fondo che deve essere oggetto di profonde riflessioni; chiaramente ora siamo in ballo e dobbiamo ballare.



Molto positiva l’estensione del cantiere lavoro per un altro anno, in modo da dare la possibilità ai giovani o a chi ha perso il lavoro, e non ai “disoccupati di professione”, di fare qualcosa di utile per il nostro comune, con uno stipendio che, seppur contenuto, permette a queste persone di prendere una boccata d’ossigeno.



Questione Polo Culturale di Piazza; auspichiamo che questo non diventi un’idrovora di soldi pubblici come il museo della ceramica.



Per concludere, la festa per i 150 anni dell’unità d’Italia.


Non sindachiamo sull’opportunità o meno di festeggiare questo avvenimento, e lo dimostra il successivo OdG da noi sottoscritto, ma crediamo che 15.000€ di spesa siano veramente eccessivi, considerato il periodo economico infelice e la difficoltà dei comuni a reperire fondi.


Crediamo che una simile cifra si sarebbe potuta spendere in modo diverso, magari acquistando attrezzature per i centri anziani, oppure un macchinario per l’ospedale recante una targhetta celebrativa dei 150 anni dell’unità.



Gruppo Consiliare Lega Nord Padania


Diego Boetti


Giorgio Robaldo