giovedì 19 novembre 2009

Intervento in Consiglio Comunale su ODG Crocifissi

Riporto l'intervento della lega Nord in Consiglio Comunale, in merito all'Ordine del Giorno sul mantenimento dei crocifissi nei locali pubblici:

"Oggi siamo qui per votare un’importante presa di posizione del nostro comune, contro una sentenza di un’Europa che sta distruggendo le nostre radici culturali.
Probabilmente qualcuno penserà che una simile iniziativa sia inutile, che sia solo una perdita di tempo.
Noi crediamo invece che questa sia una lotta in difesa delle nostre radici e delle nostre tradizioni, che ogni persona che si sente legata a queste terre deve intraprendere.
Certo, è sicuramente più facile dire che non possiamo farci niente, che un semplice comune non ha il potere di far tornare sui suoi passi la Corte europea dei diritti dell’uomo.
Noi invece dobbiamo combattere una ridicola sentenza emessa sulla base di una denuncia di una semplice famiglia “impaurita” dalla presenza di un crocifisso nella classe dei figli.
Ogni singola persona, ogni singola istituzione deve dare un segnale forte a Strasburgo; tutti insieme dobbiamo dire NO all’eliminazione del crocifisso dalle nostre scuole, dobbiamo dire NO alla rinuncia delle nostre tradizioni, dobbiamo dire NO alla cancellazione delle nostre radici cristiane.
E noi oggi siamo qui per questo.
Per dire all’Europa che il nostro paese non intende rinunciare ad un simbolo non solo religioso, ma ad un simbolo di civiltà.
Se il ricorso del governo italiano non venisse accolto, come si comporterebbe la corte dei diritti dell’uomo se qualcuno denunciasse il turbamento provocato dalla presenza di una croce su una chiesa presente su una piazza pubblica? E se il turbamento lo portasse la chiesa stessa? Verrebbe abbattuta? A questo punto la corte europea potrebbe pensare di abolire le bandiere di una decina di stati membri del consiglio d’Europa su cui è raffigurata una croce… anche la bandiera dell’unione europea, che rappresenta un simbolo mariano, rischia di finire in soffitta… e che fine farebbe la Croce Rossa? Cambierebbe nome, sempre per non turbare una minoranza presente sul nostro territorio?
A quel punto però, i diritti dei cristiani e di quelle persone che nel crocifisso vedono la nostra storia, chi li tutelerebbe?
Oltretutto l’Europa ha già dimostrato come intenda privare i popoli europei della loro identità non menzionando nel preambolo della Costituzione europea, che dovrebbe entrare in vigore, le nostre radici giudaico-cristiane. Segno monitore di come i tecnocrati di Bruxelles, non vogliano in alcun modo ricordare quella che è stata la storia dell’Europa, e dei popoli che in questo territorio hanno vissuto. Affermare il nostro passato, riportare alla luce le nostre radici cristiane, è il presupposto per poter gettare le basi per costruire un dialogo con tutta la comunità internazionale; rifiutare il proprio passato significa, per l’Europa, rifiutare se stessa.
Chiediamo quindi al Sindaco di far sapere a Roma e a Strasburgo che Mondovì non ci sta a perdere le proprie radici, e chiediamo anche che venga verificata la presenza dei crocifissi in tutte le scuole monregalesi e negli uffici pubblici, e che essi vengano posizionati, laddove mancano, come ad esempio nei locali dello sportello del cittadino. E proprio come è stato fatto da molti sindaci del PD, dell’UDC, del PDL e della Lega, proponiamo di emanare un’ordinanza che multi chiunque decida di rimuovere il crocifisso dal proprio posto, perché nessuno potrà mai privarci dei nostri simboli, della nostra storia, della nostra identità."

riportato da CuneoCronaca


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