sabato 16 aprile 2011

"deluso dalla Lega"

Da Una lettera di un lettore di "Provincia Granda" al giornale, edizione 14 marzo 2011.



Anni or sono, nel panorama politico si inserisce la"Lega" che coraggiosamente, con voce forte e chiara, in ogni occasione tuona: "Roma ladrona".


Il loro enunciato scopo è quello di "raddrizzare il nostro paese" e, questo intento, mi colpì positivamente e pensai: "Questi hanno la schiena dritta".


Passano gli anni e la Lega continuando con forza a a!o battagliare, inizia ad occupare seggi a Roma, e questo passo viene divulgato come: "necessario per la mora­lizzazione di Roma ladrona".


Purtroppo le poltrone e le laute prebende di "Roma ladrona", ammorbidiscono il "gruppo" che, pur conti­nuando a sguainare "spadoni padani", si imborghesisce e, in Parlamento aumentano l'occupazione dei posti di comando prima aborriti.


Da "fieri padani" si trasformano in vassalli, e oggi, si piegano alle necessità del "Premier" e a noi, popolo di meschini, giustificano il loro servile operato dichiarando a piena voce: "è un passo necessario per ottenere il Federalismo".


La loro "schiena dritta" ormai è piegata e, come gli altri, si adattano a sostenere l'insostenibile e, in un
momento di estrema economia, fanno parte del cospi­cuo mazzo di coloro che votano a favore del manteni­mento, dopo solo 5 anni di legislatura, del redditizio vita­lizio e, non forzano, su una sostanziale riduzione delle prebende parlamentari. Approvano il chiaro spreco deri­vante dal non accorpamento del "Referendum" con le prossime elezioni e non caldeggiano, con forza, la ridu­zione delle "auto blu" in tutti i comparti pubblici ma, da leali servitori, con artificiosi argomenti, appoggiano le leggi "ad personam" e in questi giorni , condivideranno le norme della "prescrizione breve per gli incensurati" e il "conflitto di attribuzione del caso Ruby", due sfacciate necessita personali.


A livello puramente personale è triste constatare che
l'ultima speranza è andata delusa e, non riesco a com­prendere come i Parlamentari piemontesi, di qualsiasi appartenenza politica, riescano ad ingoiare i continui rospi specie quelli, di tipo, sopra enunciati.


La "Lega
" con questa inopportuna condotta, sta irri­mediabilmente perdendo il mio personale consenso, quello del mio gruppo di amici e, penso, di moltissimi altri "bugianen".


L.
Garro


Il nostro commento:


Come componente del direttivo di Sezione della Lega Nord di Mondovì, devo una doverosa risposta al signor Garro L. e alla sua lettera “deluso dalla Lega” apparsa sulla scorso numero del giornale.


Premettendo che accettiamo le critiche che siano anche costruttive all’operato del movimento, da qualunque parte provengano, e quando abbiamo motivazioni convincenti, ci dispiace che tali affermazioni vengano da elettori delusi, ammesso che siano davvero tali. Le assonanze di pensiero e di espressione sono infatti note da mesi a molti leghisti, si trovano sui blog di internet e giornalmente espresse da sedicenti padani alla radio della Lega, relegate come esternazioni di forze di opposizione, ormai assodati come tali anche da ascoltatori meno smaliziati. Negli anni, chi segue la Lega, e conosce le sue battaglie, dovrebbe sapere che nella legge sulla devolution c’era la riduzione dei parlamentari nella misura di 1/3, che avrebbe sostanzialmente diminuito anche i costi. All’accusa di vassallaggio, verrebbe da rispondere che, finiti gli emolumenti sovietici, a sinistra si sono rivolti all’alta finanza per poter continuare a far politica. Ai pochi che ignorano il fatto, diciamo che la tessera n° 1 del PD è di un certo De Benedetti, in perenne conflitto finanziario con Berlusconi, uno che risiede e paga le tasse in Svizzera e ha le Holding in Lussemburgo. Non leggo però su queste pagine di elettori di sinistra accusare i propri vertici di “servilismo”nei confronti dei potentati finanziari.


Sull’eterna diatriba su “roma ladrona”, verrebbe da osservare come l’elettore deluso potrebbe essere accostato a colui che pretende di andare a pesca dormendo in riva al fiume, pensando che verso l’ora di pranzo i pesci saltino fuori dall’acqua direttamente nella padella dell’olio bollente. Dovrebbe anche sapere che a Milano un singolo, unico consigliere comunale ha di fatto eliminato le auto blu con un colpo di mano congiuntamente alle forze di opposizione, e che molti sindaci hanno ridotto all’osso il numero di tali auto in molti comune del Nord. Molto meglio dell’ex presidente della nostra Regione, che per eliminare le auto blu le ha fatte ridipingere di grigio, aumentandone poi il numero già elevato. Viene criticato il mancato accorpamento tra elezioni e referendum; Il “leghista deluso” fa rifermento ai 300 milioni risparmiabili, ma nessun cenno al fatto che le manifestazioni per l’anniversario dell’unità d’Italia costeranno alle casse statali una cifra vicino ai 600 milioni, e questo un leghista che si rispetti lo sa, come è a conoscenza dell’avverso parere della Lega per queste spese. Delusione,però, anche per la riforma della Giustizia. Tutto “ad personam” come Travaglio “docet”. Davvero questa Lega non ne combina una giusta. Ma davvero l’ha votata qualche volta una compagine che non fa che creare problemi ad una paese che filava come un orologio svizzero?


C’è poi una questione di opportunità, sulla quale pongo l’accento; solo nel comune di Mondovì, la Lega è il primo partito dopo le elezioni regionali, un punto percentuale sopra il PDL e 6 sopra il PD. Un conto approssimativo ci regala almeno 4000 elettori. Alla nostra festa annuale non annoveriamo che poche centinaia di affezionati, entusiasti sostenitori. Sappiamo che i leghisti non amano farsi vedere, esternare le proprie idee, ma possiamo contare su di loro nei momenti che contano. Non conosco il sig. Garro, e da che luogo scriva, ma non è un nome noto tra coloro che hanno sostenuto e aiutato ad organizzare manifestazioni, feste, raccolte di firme ed altro nel recente passato. Rimarcando il legittimo diritto alla critica, appare alquanto singolare come un elettore che non si sia mai impegnato e abbia mai dedicato il proprio tempo al movimento, trovi poi quello necessario alla stesura di una lettera di critica. Di norma tali figure entrano ed escono in punta di piedi, senza farsi notare. Sbattere la porta da perfetto sconosciuto non ci sembra fare una gran figura, ammesso, come dubitato, che sia mai entrato. Ma le porgerò pubbliche e sentite scuse quando saremo tutti a conoscenza del suo personale impegno profuso nella crescita e nell’affermazione del movimento che l’ha delusa.


Ezio Fulcheri resp org. Sezione di Mondovì



Nessun commento:

Posta un commento