lunedì 11 aprile 2011

Amata Patria

Le bandiere sono ancora là, da oltre 20 giorni, come imbalsamate sulle aste o ai poggioli, quelle regalate in allegato ad improbabili settimanali di Caccia alla Volpe hanno ancora le pieghe originali, ad esaltarne la pregiata fattura Made in China. Eppure pare passata una eternità, da quel festoso pomposo 17 marzo, sarà perché pare di essere a Luglio, ma soprattutto per il rincorrersi vorticoso di situazioni ogni giorno più preoccupanti. La prima notizia è invero stucchevole, di quelle buone a chiudere i buchi delle pagine di annunci mortuari, ma ha un sapore pungente, se pur confuso tra altri mille, quando riferisce della chiusura anticipata di un programma Rai in 6 puntate già alla quarta, per scarso interesse negli spettatori, per l’auditel e per gli sponsor. Il programma in questione si chiamava “150” e doveva celebrare e tener vivo per tutta la primavera lo spirito e l’italico orgoglio del glorioso anniversario. E non sono bastati una coppia di conduttori d’ arcaica esperienza come Baudo e Vespa. Un peccato, a ripensarci, se nelle mancate puntate il primo avesse mandato in onda una intervista fatta in gioventù proprio a Garibaldi di passaggio a Militello durante l’impresa, per poi poter dichiarare agli italiani tutti che “Garibaldi l’ho inventato IO” e forse qualcuno, a ben pensare stavolta ci avrebbe anche creduto. E che dire dell’architetto abruzzese che ci avrebbe forse deliziato con i plastici delle 34.561 case dove l’eroe dei 2 mondi avrebbe dormito nottetempo e magari anche con il solleone. Non lo sapremo mai. Ma è con questo amletico dubbio che ci rivolgiamo invece alla emergenza contingente, quella degli sbarchi dall’africa. Non v’era dubbio alcuno che dell’unità d’intenti di poche settimane prima sarebbero rimasti vaghi ricordi. Alla proposta del ministro dell’interno di creare strutture in ogni regione, il tricolore è stato ammainato di corsa e la bandiera regionale, provinciale e parrocchiale ne ha preso il posto. I solidarietani per partito preso auspicano accoglienza indefessa, a patto che la facciano altri ed in altri lochi. Coloro che appena un mese fa denunciavano una disoccupazione giovanile al 30% oggi riconoscono e tengono a far sapere che abbiamo bisogno di 4 milioni di giovani per compensare la bassa natalità italiana. Mentre leggo che le regioni del sud hanno usato i fondi europei a loro disposizione in percentuali medie dell’11%, con la Puglia fanalino di coda con l’8%, il notiziario televisivo mostra la marcia dei “precari”, che sfilano per rivendicare un diritto al loro futuro. Alla testa, e subito intervistato, il presidente della regione Puglia. A volte le cose si spiegano da sole. In mezzo a tanta confusione, un ministro lombardo sdogana, dopo Van de Sfroos, il dialetto brianzolo, con un “fora di Ball” che unisce, quello sì, tutto lo stivale.

1 commento:

  1. Tutti bravi con le parole i sinistri, ma quando devono prenderli a casa loro...diventano tutti leghisti...
    considerando che i clandestini sulle nostre navi hanno distrutto tutto,m e si lamentavano pure del tonno che forse non era Nostromo... è normale che nessuno li voglia!! discorso diverso per chi è in situazione di guerra...anche i nostri nonni per sfuggire ai nazisti andavano all'estero, quindi giusto aiutarli finchè nn si sistemano le cose nel loro paese.

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