Una vittoria di Pirro per i 5 Stelle, una sconfitta per i monregalesi
che avevano scelto i loro rappresentanti in comune. Questo il risultato
del ricorso presentato dai grillini (da 2 avvocati di sesso maschile,
come mai nessuna donna?) contro la giunta Viglione, costruita in base
alle volontà del popolo, oltre a competenza, esperienza, disponibilità
dei singoli.
La scelta del Sindaco di riformare la giunta è stata sensata, per far
risparmiare soldi al comune, che l'opposizione monregalese voleva
invece far sprecare, dettando la loro idea di giunta e imponendo una
presenza femminile; purtroppo viviamo in un paese in cui la composizione
delle giunte è decisa dai ricorsi ai Tribunali Amministrativi e non
dagli elettori.
Ma forse per qualcuno la democrazia è questa, il far leva sulla
Costituzione (art.3 e 51) e sullo Statuto comunale, che nulla di strano
dicono se non il fatto che si agevola l’ingresso anche delle donne nelle
istituzioni (detto e fatto, Sara Monetto in Mondo Acqua), e che
sia uomini sia donne possano accedere a cariche elettive; non mi risulta
che qualcuno abbia vietato la candidatura di donne, le quote rosa
erano ben presenti, di elettori donne ce ne sono più della metà…ma i
risultati non le hanno premiate. Allora perché imporre in criteri da
seguire per formare una giunta? Personalmente questa non mi pare
democrazia, mi risulta che abbia un altro nome…
Ma ormai la frittata è fatta, la democrazia ha perso, il 5 Stelle si
gongolerà per qualche giorno di aver sconfitto il “nemico” Viglione.
Ora
attendiamo che i grillini e la sinistra tutta vadano a fare queste
battaglie sulle donne dove veramente serve, ovvero in Egitto, in Iran,
in Afghanistan, e in quei paesi dove ogni giorno i diritti delle donne
vengono veramente calpestati… ma certo è più facile vincere un ricorso
nel paese dei balocchi, e si rischia anche meno!
Diego Boetti, Segretario Lega Nord Mondovì
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